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Impressioni sull’ecosistema del fitneraggio di Giada Sundas

  • Giada Sundas
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  • I post di Giada Sundas

Dopo tre settimane di palestra posso finalmente esporre le mie impressioni sull’ecosistema del fitneraggio, ho osservato con meticolosa precisione le vicessitudini che mi si svolgevano intorno e posso trarne le dovute conclusioni:
– Gli istruttori di fitness non sanno contare, oppure usano un sistema numerico ultraterreno. “Gli ultimi otto” sono in realtà almeno ventiquattro.
– Negli spogliatoi le donne si riconoscono dal culo, non sanno i nomi né memorizzano i visi, ma sanno perfettamente come sono fatte le chiappe altrui.
– Il succo ACE si chiama così per indicare che contiene vitamina A, C ed E e non è l’acronimo di arancia carota ellimone.
– Se il tuo istruttore la domenica si è mangiato un panzerotto di troppo, sono solo e soltanto gran cazzi tuoi, perché lo farà smaltire a te.
– Sei l’unica flaccida, le altre sono Gormiti.
– Uscire da un reggiseno sportivo metterebbe in difficoltà anche un giovane Houdini.
– Il giorno dopo chiederai l’epidurale per sederti a pisciare.
– Per raggiungere il lato opposto di una sala devi affrontare un Takeshi Castle di bilanceri, manubri, panche e corpi plankanti.
– La gente fa pipì nella doccia.
– Tra un affondo e un addominale obliquo la gente si scambia ricette proteiche con sughetti omeopatici senza olio.
– C’è sempre musica di merda e ti tocca soffrire a ritmo di papi papi papi ciulo.
– Ci sono frasi motivazionali ovunque, tipo stay hungry stay foolish ma tu stay sempre e solo hungry.
– Se hai fatto gli squat con il bilancere resterai bloccato in palestra. Davanti alle scale le gambe ti daranno errore 404 e le scenderai come Zenigata.

Comunque bello, domani torno.

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Chi è Giada Sundas.

Leggi il diario di gravidanza di Giada, per farti una risata per ognuna delle 40 settimane!

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About Author
Giada Sundas

Sono una giovane madre di ventitré anni, mi piacciono i serpenti, annusare gli Uniposca e i ravioli, tanto che ne ho assunto le sembianze. Scrivo su facebook da un anno, con mia grande sorpresa più di millecinquecento persone seguono il suono del mio piffero, anche senza sapere dove li sto dirigendo. Miro a diventare una scrittrice, per ora mi limito a pigiare convulsivamente i tasti sul mio pc, ma l’ambizione è grande e il tasto “p” lo devo schiacciare forte perché c’è andata una goccia di ghiacciolo all’amarena. Da un anno ho in progetto un libro, ma scrivo una parola al mese e per adesso ci sono solo due frasi. Credo che il problema più grande sia che non so di cosa parlerà, “è una sorpresa” dico a chi mi chiede, ma lo è anche per me. Da cinque anni condivido il letto con un croato di un metro e novanta: l’amore della mia vita. Spero che il destino ci condurrà insieme fino alla fine di questo percorso. Il giorno più bello della mia vita è stato quando, a otto anni, ho trovato tre sorprese nelle Wacko’s.

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