
Impressioni sull’ecosistema del fitneraggio di Giada Sundas
Dopo tre settimane di palestra posso finalmente esporre le mie impressioni sull’ecosistema del fitneraggio, ho osservato con meticolosa precisione le vicessitudini che mi si svolgevano intorno e posso trarne le dovute conclusioni:
– Gli istruttori di fitness non sanno contare, oppure usano un sistema numerico ultraterreno. “Gli ultimi otto” sono in realtà almeno ventiquattro.
– Negli spogliatoi le donne si riconoscono dal culo, non sanno i nomi né memorizzano i visi, ma sanno perfettamente come sono fatte le chiappe altrui.
– Il succo ACE si chiama così per indicare che contiene vitamina A, C ed E e non è l’acronimo di arancia carota ellimone.
– Se il tuo istruttore la domenica si è mangiato un panzerotto di troppo, sono solo e soltanto gran cazzi tuoi, perché lo farà smaltire a te.
– Sei l’unica flaccida, le altre sono Gormiti.
– Uscire da un reggiseno sportivo metterebbe in difficoltà anche un giovane Houdini.
– Il giorno dopo chiederai l’epidurale per sederti a pisciare.
– Per raggiungere il lato opposto di una sala devi affrontare un Takeshi Castle di bilanceri, manubri, panche e corpi plankanti.
– La gente fa pipì nella doccia.
– Tra un affondo e un addominale obliquo la gente si scambia ricette proteiche con sughetti omeopatici senza olio.
– C’è sempre musica di merda e ti tocca soffrire a ritmo di papi papi papi ciulo.
– Ci sono frasi motivazionali ovunque, tipo stay hungry stay foolish ma tu stay sempre e solo hungry.
– Se hai fatto gli squat con il bilancere resterai bloccato in palestra. Davanti alle scale le gambe ti daranno errore 404 e le scenderai come Zenigata.
Comunque bello, domani torno.
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Chi è Giada Sundas.
Leggi il diario di gravidanza di Giada, per farti una risata per ognuna delle 40 settimane!
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